I punti chiave
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Il risparmio, il quadro macro, le criptovalute e in generale gli equilibri regolatori globali hanno tenuto banco nel discorso di Paolo Savona, presidente della Consob, in occasione dell’incontro annuale con il mercato finanziario. Ecco gli spunti principali emersi dal discorso tenuto a Piazza affari.
Il fisco e il risparmio
«È urgente riconsiderare come riallineare oneri e regolamentazioni, anche fiscali, tra le diverse forme di investimento del risparmio, sanando distorsioni stratificatesi nel tempo e contrastando l'iniquità distributiva che essi determinano». Così ha detto Savona, secondo il quale «non appaiono del tutto coerenti i diversi trattamenti giuridici riservati alla moneta rispetto alle forme finanziarie che assume il risparmio, e diviene pertanto urgente una considerazione congiunta dei due mercati che superi l'attuale trattamento privilegiato dei depositi bancari protetti in quanto parte della creazione monetaria».
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Le riforme in arrivo
Le iniziative prese dal Governo con il Dl Fintech e il Ddl Capitali «vanno nella direzione giusta» secondo Savona. La direzione è quella che porta verso un «riesame dell'architettura istituzionale entro cui moneta e finanza si devono muovere, per realizzare l'obiettivo comune di un uso del risparmio finalizzato alla crescita reale; questa è necessaria per affrontare il futuro del Paese nel contesto dell'invecchiamento della popolazione». Savona nel discorso all’incontro annuale con il mercato si sofferma in particolare sul Ddl Capitali al quale «la Consob ha contribuito». Il presidente dell’Autorità di via Martini sottolinea, in particolare, «gli incentivi alle imprese per ricorrere alle opportunità offerte dal mercato, come l'innalzamento del voto plurimo, nuovi modi di formazione dei cda e degli organi di controllo societari, la fissazione dei tempi di risposta delle autorità alle iniziative di raccolta di risparmio sul mercato, l'obbligo di rilasciare pareri alle richieste avanzate alle autorità di vigilanza, la limitazione delle pratiche di gold plating e la concessione di maggiori deduzioni fiscali». Inoltre c’è la motivazione della «riduzione delle distorsioni causate dalla competizione normativa con l'estero, anche tributaria, e la rimozione dei vincoli causati da fattori che, per semplicità, definiremo di natura pre-razionale; questo secondo scopo andrebbe esplicitamente incluso nell'iniziativa intrapresa di educazione finanziaria dei cittadini».
Il rischio e la capacità dell’Italia
Lo spread sui titoli di Stato italiani «sottovaluta» le capacità del Paese, la competitività delle imprese e l’alto livello di risparmio. Il motivo dello spread alto è nel livello elevato del debito pubblico e per una valutazione «da parte di una ragione scevra di pregiudizi» osserva Savona, «invece di perseguire una riduzione del debito pubblico, che avrebbe effetti certamente deflazionistici, è importante e urgente un rapido ritorno a un avanzo primario del bilancio statale, accompagnato da un andamento del nuovo indebitamento proporzionato all'andamento della crescita del Pil e del risparmio privato che lo deve accogliere».
Le criptovalute ufficiali
«Forme nuove di moneta ufficiale - denominate digitali o Cbdc (Central bank digital currency) - se opportunamente regolate, consentirebbero di escludere l’uso monetario legale delle cryptocurrency». Per Savona «la conseguenza dell'introduzione e della diffusione di monete ufficiali a registro veramente decentrato, come la blockchain dei bitcoin, sarebbe di demonetizzare i depositi bancari e indirizzare l'operatività delle banche nell'alveo della gestione del risparmio, senza però privarle della possibilità di continuare le loro prestazioni nel sistema dei pagamenti in regime di concorrenza». Per il presidente della Consob, in particolare, «di questa riforma beneficerebbero sia le scelte di politica monetaria, perché stabilirebbero una più diretta trasmissione dei loro effetti all'economia reale, sia le gestioni delle banche che, liberatesi dell'assillo di una possibile fuga di depositi, potrebbero governare meglio l'equilibrio tra le scadenze dei loro passivi e attivi (il matching), la cui alterazione è la causa principale di molte crisi bancarie e fonte di rischi sistemici». Inoltre, «si alleggerirebbe il vincolo che grava sulle scelte monetarie volte a prevenire gli stati di illiquidità e di insolvenza delle banche, si ridurrebbe l'onere di funzionamento degli schemi di garanzia dei depositi e di risoluzione delle crisi e si eviterebbero discriminazioni tra i possessori di depositi protetti e di ogni altra loro passività priva di garanzia in applicazione delle regole del “salvataggio interno” (bail-in)».
Risparmio, per Savona «urgente cambiare regole e oneri fiscali» - Il Sole 24 ORE
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