Disegnata e progettata come tutte le altre Dacia per eliminare le cose non necessarie e, quindi, per contenere i costi industriali, l’ultima generazione del piccolo suv elettrico Spring non smentisce la capacità del brand ‘razionale’ del Gruppo Renault di sorprendere positivamente i clienti.
La base su cui è stata sviluppata, va ricordato, è la collaudata piattaforma CMF-A che è stata sviluppata congiuntamente da Renault e Nissan, mentre diversi elementi elettrici provengono dall’esperienza di Twingo EV. Una prova di 1.000 km realizzata su strade di ogni tipo e nelle più diverse condizioni di traffico ha infatti mostrato che Spring - a dispetto delle sue piccole dimensioni: è lunga 3,73 m e larga specchietti compresi 1,77 e la potenza dell’unità elettrica contenuta in 33 kW, cioè 45 Cv - offre un comportamento che non è idoneo solo alla città, ma è perfetto per i percorsi extraurbani e le tangenziali. E non teme la guida in autostrada. Inaspettata viaggiatrice, Dacia Spring ha un look esterno moderno e per niente low cost, con tocchi di esclusività (come gli specchietti e gli elementi arancioni nelle barre sul tetto) e che ha solo nel diametro delle ruote - sono da 14 pollici - un elemento meno facile da accettare esteticamente.
All’esterno giudizio positivo invece per le luci diurne a Led, per la fanaleria posteriore con firma Dacia Y-Shape, le maniglie delle porte in tinta carrozzeria, la nuova calandra con brand identity in colore bianco e la slitta protettiva sul retro (che aggiunge look da fuoristrada) in tinta shiste grey. La vera sorpresa arriva però aprendo le porte: anche se alcune finiture in plastica rigida denunciano il posizionamento di questa Dacia - che nel nostro mercato è il modello d’ingresso al mondo delle elettriche - abitabilità, equipaggiamenti e qualità complessiva sono una vera sorpresa per questa piccola 5 porte, omologata per 4 persone.
Ci sono dl serie la chiusura centralizzata con telecomando, il climatizzatore manuale, gli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, la retrocamera di parcheggio, il computer di bordo (con display digitale da 3,5 pollici al centro del quadro degli strumenti) e nell’allestimento top di gamma il sistema multimediale con display da 7 pollici predisposto per Apple CarPlay e Android Auto. Non mancano - nel rispetto della filosofia Dacia che prevede di lasciare da parte tutto ciò che è superfluo e completare di serie l’auto con ciò che è essenziale per la sicurezza e il confort - soluzioni high tech degne di modelli di fascia più alta. È il caso della possibilità di interagire via smartphone con Spring per controllare da remoto attraverso l’applicazione MyDacia la percentuale residua della batteria e l’avanzamento della ricarica se l’auto è collegata a una colonnina pubblica o alla presa domestica. Sempre mediante l’App MyDacia è possibile ontrollare da remoto l’aria condizionata o il preriscaldamento dell’abitacolo.
Il posto guida è comodo pur se non è possibile regolare la posizione del volante, così come lo sono il rotore che sostituisce il selettore del cambio automatico (3 posizioni: avanti/folle/ retromarcia) e gli altri comandi secondari. Di serie sono presenti la frenata automatica d’emergenza, l’accensione automatica delle luci, il limitatore di velocità e il controllo della trazione e della stabilità, oltre naturalmente all’Abs. La dotazione di sicurezza comprende sei airbag e gli attacchi posteriori Isofix per i seggiolini dei bambini. Grazie alla semplificazione della costruzione Dacia Spring pesa solo 970 kg e con i suoi 45 Cv e 25 Nm di coppia offre quindi buone prestazioni (come lo scatto 0-50 tipico dei semafori urbani in 5,8 secondi) in città. Ma garantisce anche un comportamento alle velocità autostradali - attorno ai 120/125 km/h - non solo confortevole e sicuro, ma che non penalizza eccessivamente l’autonomia.
La batteria da 27,4 kWh è omologata per 230 km nel ciclo combinato WLTP oppure 305 km in quello urbano. ‘Giocando’ astutamente con il tasto Eco che abbassa l’output del motore e limita quindi i consumi, ci si avvicina abbastanza al valore di omologazione Wltp (13,9 kW per 100 km nel ciclo misto) attestando la reale richiesta energetica di Dacia Spring attorno ai 20 kW per 100 km. Sulla base dei prezzi attuali e considerando il valore di omologazione Wltp (230 km di autonomia nel ciclo combinato) la ricarica della Spring alle colonnine pubbliche Enel X AC (che eroga energia elettrica a 0,69 euro per kW) comporta una spesa di 18,49 euro per il ‘pieno’ e quindi un costo di 8 euro per 100 km. Se invece si utilizzano le colonnine rapide DC da 30 kW (che permettono di passare da 0 all’80% in 56 minuti) la spesa è leggermente superiore visto che un kW si paga 0,89 euro. Il costo per coprire 100 km sale dunque a 10,4 euro. Dacia Spring si distingue anche per la convenienza dell’acquisto: la versione Expression Electric 45 viene infatti offerta fino al 31 maggio a 128 euro/mese per 36 rate (Tan: 2,99 % - Taeg: 4,61 %) con anticipo di 5.100 euro e rata finale di 10.186 euro.
Dacia Spring, city suv elettrico che non teme le autostrade - La Prova di ANSA Motori - Agenzia ANSA
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