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Wednesday, January 25, 2023

Borse europee caute in chiusura, Milano a galla (+0,24%) con le banche. Gas sotto 60 euro - Il Sole 24 ORE

4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta senza mordente per le Borse del Vecchio Continente, alla continua ricerca di spunti, tra dati macro e trimestrali, per cercare di capire lo stato di salute dell’economia e, quindi, le future mosse della Bce. A Milano il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni sopra la parità (+0,24%) grazie alle banche. A Parigi il Cac40 è salito dello 0,26% e a Francoforte il Dacx40 è rimasto pressoché invariato (-0,07%). In leggero calo il Ftse100 a Londra (-0,35%).

A rendere prudente il clima della giornata ci ha pensato la presidente della Bce, Christine Lagarde, che ieri sera a mercati chiusi aveva spiegato che i tassi d’interesse «dovranno ancora aumentare significativamente». Parole solo in parte controbilanciate poco fa dal collega Fabio Panetta, per il quale le valutazioni si faranno a marzo: «Qualsiasi indicazione incondizionata, ossia slegata dall’evoluzione prospettica dell’economia, che vada oltre febbraio si discosterebbe dal nostro approccio basato sui dati». Tra un messaggio dell’Eurotower e l’altro, in mezzo sono anche arrivati gli indici Pmi europei, a sorpresa sopra le attese. Ennesima indicazioni che potrebbe lasciare mano libera ai banchieri centrali sui futuri ritocchi del costo del denaro. Attenzione anche stagione delle trimestrali, al via anche in Italia mentre negli Stati Uniti è già nel vivo.

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Giornata di volatilità per i prezzi del petrolio, con gli occhi sulla domanda cinese, che appare in recupero dopo la fine della politica restrittiva contro il Covid. In calo del 10% sotto i 60 euro al megawattora i prezzi del gas naturale. Sul valutario l'euro si conferma vicino a 1,09 sul biglietto verde.

Wall Street debole. Problemi tecnici al Nyse

Wall Street chiude debole. Il Dow Jones sale dello 0,31% 33.733,83 punti, il Nasdaq perde lo 0,27% a 11.334,27 punti mentre lo S&P 500 cede lo 0,07% a 4.016,82 punti. In avvio di seduta si sono verificati dei problemi tecnici al Nyse che hanno provocato la sospensione di decine di titoli. Tra quelli fermati risultano delle società Morgan Stanley, Verizon, AT&T, Nike e McDonald’s, secondo il sito del Nyse. Molti titoli avevano mostrato una quantità abnorme di contrattazioni, portando alla sospensione. La maggior parte dei titoli fermati ha ripreso le contrattazioni alle 9.45 (le 15.45 in Italia). Questa settimana, non sono previsti interventi dei massimi funzionari della Fed. L'attesa è poi per una serie di trimestrali, tra questa e la prossima settimana, che daranno un quadro della situazione, permettendo una più puntuale valutazione dello stato dell'economia statunitense; oggi, la più attesa è quella di Microsoft Corp, che sarà pubblicata dopo la chiusura dei mercati.

A Milano bene le banche, deboli i petroliferi

Il Ftse Mib di Milano è riuscito a tenersi a galla grazie alla tenuta degli istituti di credito, tutti in cima al listino - che mostrano di apprezzare la prudenza di Panetta - a partire da Intesa Sanpaolo (+2,05%), Unicredit (+1,5%), Bper (+1,43%), Banco Bpm (+1,27%) e Mediobanca (+0,62%). Andamento positivo anche per molti titoli del comparto utility-energia. Chiusura con il segno più per A2A (+0,76%), Hera (+0,6%) ed Enel (+0,55%). Il dietrofront del greggio ha pesato invece su Saipem (-3,35%), Eni (-1,53%) e Tenaris (-1,26%).

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