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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Nella settimana delle banche centrali, le Borse europee, partite in ribasso, cercano lo spunto per passare in positivo, ma per il momento è la volatilità a tenere banco. Prevale dunque la prudenza sul FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l'IBEX 35 di Madrid, l'AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra. In Asia, le piazze cinesi hanno subito una flessione, poiché gli investitori temono che l’aumento dei casi di Covid-19 possa interrompere i consumi e l’attività manifatturiera. Del resto, i listini del Vecchio Continente avevano già rallentato il passo nella precedente ottava e a Wall Street, che venerdì ha chiuso in calo la settimana peggiore da settembre, i future sono in rialzo molto modesto.
L'attenzione degli investitori, come detto, è tutta concentrata sulle banche centrali: mercoledì si pronunceranno la Federal Reserve e la Banca centrale del Giappone sulle proprie condotte di politica monetaria. Giovedì sarà la volta della Banca centrale europea e di quella inglese (BoE). Secondo gli osservatori Fed e Bce alzeranno entrambe il costo del denaro di 50 punti base. Non sono però da escludere sorprese negli States dopo alcuni dati, come quello sul mercato del lavoro, che rimane forte, e anche quello sui prezzi alla produzione di novembre annunciato venerdì e superiore alle attese. Martedì sono in calendario i dati sull’inflazione americana, dato clou per le decisioni dell'istituto centrale.
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Telecom sotto osservazione, occhi sulle banche
A Piazza Affari sotto osservazione Telecom Italia, mentre continuano a circolare mille ipotesi sulla gestione del dossier sulla rete. Dopo la buona performance di venerdì, i titoli beneficiano dell’ipotesi che il fondo americano KKr sia interessato alla rete, insieme a un’azienda statale. Accelera Unicredit, dopo la seduta volatile di venerdì scorso e dopo gli incontri del top management con gli investitori americani. In discesa Stmicroelectronics, dopo le indiscrezioni in base alle quali gli Stati Uniti avrebbero chiesto al Giappone di frenare le esportazioni di chip in Cina. Il gruppo dei semiconduttori stacca inoltre la cedola (terza tranche da 0,06 dollari per azione, relativa all'esercizio 2021). Tra le peggiori Pirelli & C, le utility e i petroliferi, con Saipem e Tenaris in discesa insieme al greggio. Fuori dal paniere principale, Tod's è in calo, dopo l’annuncio che non verrà effettuata la fusione per incorporazione con DeVa, la holding della famiglia Della Valle.
Gas torna sotto 130 euro, poi risale
Nella prima seduta della settimana i prezzi del gas scambiato sulla piattaforma Ttf di Amsterdam viaggiano in calo. Tuttavia, dopo essere scesi sotto i 130 euro al megawattora, per la prima volta dal 28 novembre, sono tornati sopra questa soglia. In particolare, dopo avere segnato una prima posizione a 137,75 euro, contro i 139 di venerdì, ed essere poi scesi fino a 127,95 euro, sono tornati a 135 euro.
Spread in leggero rialzo verso 190 punti
Andamento in lieve rialzo per lo spread tra BTp e Bund. Nella prima seduta della settimana, il differenziale di rendimento tra il BTp benchmark decennale italiano (Isin IT0005494239) e il pari scadenza tedesco è indicato a 189 punti, in aumento rispetto ai 188 punti segnati al closing di venerdì. Sale leggermente anche il rendimento del BTp decennale benchmark al 3,82% dal 3,80% dell'ultimo riferimento.
Borse volatili in attesa mosse banche centrali. Milano sulla parità - Il Sole 24 ORE
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