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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Cautela per le Borse europee, dopo il rialzo della vigilia e il rally di Wall Street, con Piazza Affari che resta indietro appesantita dalle utility. Il mercato aspetta le minute della Fed, che potranno dare nuove indicazioni, dopo che alcuni commenti di membri della banca centrale Usa hanno aperto uno spiraglio su un possibile rallentamento della politica monetaria restrittiva. Intanto, riprende a correre il prezzo del gas ad Amsterdam (+10% a 130 euro al MWh), all'indomani della proposta della Commissione Ue di fissare un price cap a 275 euro.
Pmi europeo meglio del previsto, meno pressione su prezzi
Qualche segnale di miglioramento dagli indici Pmi europei di novembre. L'indicatore composito della produzione dell’Eurozona è salito a 47,8 da 47,3 di ottobre. L'indice manifatturiero si attesta a 47,3 (a ottobre era a 46,4), mentre l'indice Pmi dei servizi è a 48,6, stesso valore di ottobre. «Dalla stima dei dati Pmi flash, a novembre - è l'analisi di S&P Global - si assiste al quinto mese consecutivo di declino dell’attività economica dell’Eurozona. Nonostante il tasso di contrazione sia rimasto il secondo più forte dal 2013, escludendo i mesi di chiusura per il Covid-19, l’intensità del deterioramento è diminuita grazie al calo più moderato degli ordini acquisiti, alla riduzione dei disagi sulla catena di distribuzione e al miglioramento della fiducia nei prossimi dodici mesi. Il clima economico è tuttavia rimasto pessimistico rispetto alla media storica, e la domanda ha continuato a ridursi a ritmo sostenuto, frenando la crescita occupazionale mensile. Un aspetto positivo legato all’indebolimento della domanda e ai minori disagi sulla fornitura è stato l’alleggerimento della pressione sui prezzi, soprattutto nel settore manifatturiero. I costi affrontati dalle aziende hanno indicato l’aumento più lento in 14 mesi, consentendo una moderazione della crescita dei prezzi di vendita, nonostante i tassi di inflazione siano rimasti elevati».
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A Milano giù A2a con le utility, bene i titoli oil
A Piazza Affari il FTSE MIB è in frenata, con le utility in coda al listino e con A2a pesante. Il gruppo ha presentato il nuovo piano, con investimenti inferiori e una revisione dei target al rialzo per il 2026 e limata al 2030, ma il comparto nel complesso risente dell'aumento della tassa sugli extraprofitti deciso dal Governo per il 2022. Le vendite colpiscono anche Enel ed Hera. In rialzo ancora gli oil a partire da Saipem ed Eni, ancora acquisti su Telecom Italia in attesa di novità sulla rete.
Petrolio ancora in rialzo, euro sale sul dollaro
Torna a salire il prezzo del petrolio dopo il saliscendi delle ultime due sedute. Da un lato i dati dell'Api hanno mostrato un calo maggiore delle attese delle scorte, il che fa prefigurare una flessione analoga nei dati ufficiali in arrivo oggi, dall'altro le nuove misure di restrizione in Cina per limitare il Covid-19 frenano l'ottimismo.
Sul valutario, l'euro prosegue la risalita nei confronti del dollaro e si porta solidamente sopra quota 1,03.
Borse caute in attesa dei verbali Fed, in rosso Milano. Corre il prezzo del gas - Il Sole 24 ORE
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