La fine degli acquisti di titoli da parte della Bce
Dopo avere toccato dei massimi «intraday, in corso di seduta, di oltre 220 punti il 6 giugno scorso, lo spread Btp Bund si mantiene su livelli elevati, ampiamente superiori ai 210 punti. E anche nella mattinata dell’8 giugno il differenziale di rendimento del titolo decennale italiano ha aperto con un «vantaggio» di 213 punti base rispetto al suo omologo tedesco. La febbre dello spread, in altre parole, non accenna a placarsi, alimentata dalle incertezze del quadro internazionale con la guerra russo-ucraina, dalla corsa dell’inflazione, che a maggio in area euro ha toccato il picco di un +8,1% tendenziale, e, forse soprattutto, dalla fine dei programmi di acquisto titoli di Stato da parte della Bce legati per far fronte all’emergenza pandemia (programma Pepp) e alla recessione (il programma App, Asset Purchase Programme). Con il venir meno degli acquisti di Francoforte il mercato diventa libera di «prezzare» i titoli dei diversi emittenti, richiedendo un rendimento maggiore — è questo il significato economico dello spread — a quei Paesi considerati più a rischio sotto il profilo della stabilità economica e della gestione del debito pubblico.
© Riproduzione Riservata
Spread Btp Bund oltre i 210 punti: quali rischi e opportunità per i risparmiatori? - Corriere della Sera
Read More
No comments:
Post a Comment