Il calcolo della Cgia
- La Cgia precisa che l'individuazione del giorno di liberazione fiscale non è altro che un puro esercizio teorico che serve a dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, l'eccessivo peso fiscale che grava sugli italiani.Il peso del fisco in Italia e in Europa
- Un problema che emerge anche se ci confrontiamo con i nostri principali concorrenti. Tra i Paesi più importanti in Europa, infatti, nel 2021 solo la Francia ha registrato una pressione fiscale superiore alla nostra. Se a Parigi era al 47,2% del Pil, a Berlino si è attestata al 42,5% e a Madrid al 38,8%. Tra i 27 dell'Ue, l'Italia si colloca al sesto posto: ci hanno preceduto la Danimarca (48,1%), la Francia (47,2%), il Belgio (44,9%), l'Austria (43,8%) e la Svezia (43,7%). L'anno scorso la medi Ue si è fermata al 41,5%, due punti in meno rispetto a noi.Il procedimento del tax freedom day -
Come si è arrivati a individuare il 7 giugno come giorno di liberazione fiscale del 2022? La stima del Pil nazionale prevista nel 2022 è stata suddivisa per i 365 giorni dell'anno, ottenendo un dato medio giornaliero. Successivamente, si sono considerate le previsioni di gettito dei contributi previdenziali, delle imposte e delle tasse che i percettori di reddito verseranno quest'anno e sono stati rapportati al Pil giornaliero. il risultato di questa operazione ha consentito di calcolare il tax freedom day. Nel 2022 lo Stato incasserà circa 40 miliardi in più.Fisco, Cgia: il 7 giugno gli italiani celebrano il "tax freedom day" - TGCOM
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