I redditi degli autonomi sono più del doppio di quelli dei dipendenti. È quanto emerge dai dati del Dipartimento delle Finanze in merito alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2021 e riferite all’anno di imposta 2020, che hanno riguardato circa 41,2 milioni di italiani. Il reddito medio 2020 più elevato, quello appunto da lavoro autonomo, risulta pari a 52.980 euro (il reddito medio dichiarato dagli imprenditori - titolari di ditte individuali, escluse dunque le società - è solo di 19.900 euro), mentre il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è di 20.720 euro e quello dei pensionati di 18.650 euro. Infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone ed assimilate risulta di 16.450 euro.
Le percentuali
Ma analizzando i contribuenti per fasce di reddito complessivo nel 2020, si scopre che solo il 4% di essi dichiara più di 70 mila euro (che corrisponde al 29% dell’Irpef totale). La maggioranza, invece, quella che si colloca tra i 15 mila e i 70 mila, corrisponde al 70% dei contribuenti, che dichiarano il 67% dell’Irpef totale. Quasi il 27% dichiara circa il 4% dell’Irpef totale, e si tratta la classe fino a 15 mila euro.
Aumentano i 730, ma calano i contribuenti
Dei circa 41,2 milioni di contribuenti italiani che hanno assolto l’obbligo dichiarativo, direttamente attraverso la presentazione dei modelli di dichiarazione «Redditi Persone Fisiche» e «730», o indirettamente attraverso la dichiarazione dei sostituti d’imposta (Certificazione Unica - CU). Il numero totale dei contribuenti è diminuito di oltre 345 mila soggetti (-0,8%) rispetto all’anno precedente. Scendendo nel dettaglio, sono 22,6 milioni le persone fisiche che hanno utilizzato il modello 730 con un aumento di oltre 566 mila contribuenti rispetto all’anno precedente; 9 milioni di soggetti hanno presentato invece il modello «Redditi Persone Fisiche», mentre i dati dei restanti 9,6 milioni di contribuenti, non tenuti a presentare direttamente la dichiarazione, sono stati acquisiti tramite il modello CU compilato dal sostituto d’imposta.
Irpef, più di 10 milioni sono esentati
Nel 2020 l’ammontare del reddito da fabbricati soggetto a tassazione ordinaria ammonta a 24,8 miliardi di euro, con una riduzione del 5,3% rispetto all’anno precedente, anche a causa dell’aumento dell’utilizzo della tassazione sostitutiva (c.d. cedolare secca). L’imposta netta Irpef totale dichiarata è pari a 159,3 miliardi, (-3,5% rispetto all’anno precedente). Al netto degli effetti del bonus Irpef, l’imposta netta risulta pari in media a 5.250 euro e viene dichiarata da circa 30,3 milioni di soggetti, pari a circa il 74% del totale dei contribuenti. Sono circa 10,4 milioni gli italiani che non pagano l’imposta. Si tratta prevalentemente di contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione. Analizzando i contribuenti per fasce di reddito complessivo si osserva che circa il 27% dei contribuenti, che dichiara circa il 4% dell’Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15.000 euro; in quella tra i 15.000 e i 70.000 euro si posiziona circa il 70% dei contribuenti, che dichiara il 67% dell’Irpef totale, mentre solo circa il 4% dei contribuenti dichiara più di 70.000 euro, versando il 29% dell’Irpef totale.
Redditi, solo il 4% oltre i 70 mila euro. E in 10 milioni non pagano l’Irpef - Corriere della Sera
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