Un’importante novità in arrivo per le donne. A partire da maggio prende il via il Fondo impresa femminile che incentiva le donne ad avviare e rafforzare attività imprenditoriali. Un sostegno fortemente voluto dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che diventa operativo a partire dal mese di maggio con l’apertura degli sportelli di presentazione delle domande.
“Lo scopo principale di questo intervento è agire per creare un ambiente fertile per le nuove imprenditrici”, ha dichiarato Giorgetti, sottolineando come non ci siano limiti d’età per accedere alle agevolazioni volte anche a recuperare “il gap del tasso di occupazione femminile che separa l’Italia dagli altri paesi europei, specialmente nel Mezzogiorno”.
Si tratta di incentivi “che nascono per aiutare le imprese vere, non prenditori di contributi” ha proseguito Giorgetti. La domanda per ricevere i contributi, “non deve nascere per prendere il contributo, ma dev’esserci un’idea imprenditoriale, il coraggio, lo spirito che è quello che poi crea lo sviluppo”, ha sottolineato il ministro, che ha aggiunto come lo Stato supporta “le idee valide, di donne che si mettono in gioco. Ci sono tante donne pronte ad accettare la sfida”.
La misura parte del PNRR
Il Fondo impresa femminile sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Dispone di una dotazione finanziaria complessiva pari a circa 200 milioni di euro, di cui 160 milioni di euro di risorse PNRR e 40 milioni di euro stanziati dalla legge di Bilancio 2021.
La misura rientra nel pacchetto di interventi promossi dal Mise a sostegno della impresa femminile, indicati come prioritari nella missione “Inclusione e coesione” del PNRR, che ha messo a disposizione una dotazione finanziaria complessiva di 400 milioni di euro.
In questa prima fase il Fondo prevede l’apertura di sportelli online e l’attivazione di azioni di accompagnamento, formazione e valorizzazione della cultura imprenditoriale delle donne.
Con prossimi provvedimenti ministeriali verranno poi rifinanziate le altre misure già avviate come Imprese ON (Oltre Nuove Imprese a Tasso zero), a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, a supporto di startup e PMI innovative.
Chi può richiedere gli aiuti
Il Fondo sostiene le imprese femminili di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione, con sede in tutte le regioni italiane.
Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire una nuova impresa dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.
La misura si rivolge a quattro tipologie di imprese femminili:
- cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie
- società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne
- imprese individuali con titolare donna
- lavoratrici autonome con partita IVA.
Le agevolazioni vengono concesse per programmi di investimento in questi settori:
- industria
- artigianato
- trasformazione dei prodotti agricoli
- servizi
- commercio
- turismo.
Quanto spetta
Il finanziamento dipende da quale tipologia di impresa si ha.
– Se una libera professionista vuole costituire una nuova impresa, oppure l’impresa è stata costituita da meno di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 250 mila euro. Il Fondo mette a disposizione un contributo a fondo perduto che varia in funzione della dimensione del progetto:
- per progetti fino a 100mila euro, l’agevolazione copre fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate) entro un tetto massimo di 50mila euro;
- per progetti fino a 250mila euro, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di 125mila euro.
– Se invece si ha un’impresa attiva da più di 12 mesi, si possono presentare progetti d’investimento fino a 400mila euro per sviluppare nuove attività o per ampliare attività esistenti. In questo caso, il Fondo prevede un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di 320mila euro, da rimborsare in 8 anni.
In entrambi i casi, non è richiesto un valore minimo del progetto d’investimento, che dovrà essere realizzato in 24 mesi.
I piani di spesa possono prevedere le spese per investimento e il costo del lavoro. Sono finanziabili anche le spese per il circolante, entro un massimo del 20% del programma di spesa ammissibile (o del 25% per le imprese con più di 36 mesi). Solo per le imprese con oltre 36 mesi di vita il contributo al circolante è concesso interamente a fondo perduto.
Le proponenti possono inoltre richiedere, al momento della compilazione della domanda, il servizio di assistenza tecnico-gestionale che comprende:
- un tutoraggio, in fase di realizzazione del progetto, per accompagnare le imprese nell’utilizzo delle agevolazioni, supportarle nel predisporre le richieste di erogazione del finanziamento o altra documentazione di progetto, e trasferire competenze specialistiche, mediante incontri on line o in presenza che verranno pianificati insieme al tutor
- un voucher di 2 mila euro da utilizzare a copertura del 50% del costo sostenuto dalle imprese per l’acquisto di servizi di marketing o comunicazione strategica del valore minimo di 4mila euro.
Come e quando presentare domanda
La presentazione della domanda prevede una prima fase di compilazione e un successivo invio della domanda da effettuare sulla piattaforma online di Invitalia (qui trovate anche tutti i moduli necessari), che verrà attivata in funzione delle date di apertura dello sportello.
Lo sportello verrà aperto in due fasi successive:
- per le nuove imprese, o costituite da meno di 12 mesi, la compilazione sarà disponibile a partire dalle ore 10.00 del 5 maggio 2022, mentre la presentazione della domanda sarà possibile dalle ore 10.00 del 19 maggio 2022
- per le imprese avviate, costituite da oltre 12 mesi, la compilazione sarà dalle ore 10.00 del 24 maggio 2022, mentre la presentazione a partire dalle ore 10.00 del 7 giugno 2022.
Per accedere alla piattaforma, raggiungibile dalle ore 10.00 alle ore 17.00 dal lunedì al venerdì (esclusi i giorni festivi), è necessario essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE).
Inoltre, è importante disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del legale rappresentante delle società già costituita al momento della presentazione, oppure della persona fisica in qualità di socio o soggetto referente della società costituenda.
In fase di compilazione, la piattaforma effettuerà alcuni controlli automatici con il Registro delle imprese che permetteranno una veloce segnalazione di eventuali informazioni da aggiornare o rettificare per presentare la domanda in modo corretto.
La compilazione, firmata digitalmente, si concluderà con il rilascio del “codice di predisposizione della domanda”, che servirà in fase di presentazione della domanda.
Arrivano nuovi aiuti per le imprese femminili: chi può chiederli e come - QuiFinanza
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