La ripresa dell’attività di acquisto di crediti fiscali
Questa catena chiara ha fatto sì che Banco Bpm abbia subito ripreso la propria attività di acquisto di crediti fiscali. «La sospensione temporanea disposta sinora - spiegano - è dipesa esclusivamente da un fattore tecnico legato alla limitazione del numero di cessioni contenuta nel Dl Sostegni Ter». Ora, con le ultime novità, è possibile tornare alla piena operatività.
Atmosfera simile dalle parti di Poste italiane: pur non essendo tra i soggetti iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del Tub, che possono accedere alle cessioni extra previste dalle nuove norme, le certezze acquisite con le nuove regole consentiranno a breve di riattivare la piattaforma per le cessioni. E anche fonti di Cassa depositi e prestiti (che, comunque, deteneva una quota di mercato marginale, intorno al 2%) fanno sapere che, con l’approvazione di questo provvedimento, sarà possibile riavviare l’operatività dei servizi dedicati alle cessioni.
Verso un mercato più rigoroso
Molti operatori, però, concordano sul fatto che da questo terremoto riemergerà un mercato differente. Soprattutto, perché sarà un mercato più controllato. A partire dalle pene molto dure che sono state inserite nel decreto, riprendendo l’articolo 236 bis della legge fallimentare, sul concordato preventivo. Viene, adesso, colpito non solo l’autore della frode (che a volte è mascherato da una testa di legno), ma un soggetto che è sempre sicuramente individuabile: il professionista asseveratore. A suo carico sono previste pene molto pesanti (da due a cinque anni di reclusione più le possibili aggravanti) non solo in caso di condotte attive (l’attestazione di informazioni false) ma anche di omesso riferimento di informazioni rilevanti.
Allo stesso modo, vengono riformulati gli oggetti dei reati di truffa aggravata, malversazione e indebita percezione di erogazioni pubbliche, per renderli più facilmente applicabili anche ai casi di truffe legate ai bonus. Non solo: viene agganciato il massimale delle assicurazioni obbligatorie dei professionisti agli importi degli interventi oggetto di attestazione, con un rapporto di uno a uno, anche oltre i 500mila euro.
Tutti elementi che, messi insieme, fanno pensare che sul mercato si diffonderanno procedure di controllo estremamente rigorose, già adottate finora da qualcuno (ma non da tutti), favorendo soggetti in grado di gestire modelli organizzativi complessi. Più complessità, però, porterà un probabile incremento dei costi: cedere un credito potrebbe diventare meno conveniente. E, addirittura, il prezzo del credito potrebbe essere influenzato, in negativo, dal numero di scambi residui: cedere i crediti con meno passaggi a disposizione potrebbe costare di più.
Bonus casa, ripartono le cessioni: pronti Banco Bpm, Poste e Cdp - Il Sole 24 ORE
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