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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Dopo una seduta di cali, condizionata dai timori sulla crescita in Cina e Stati Uniti, gli investitori restano alla finestra, con le Borse europee che si muovono incerti sulla direzione da prendere. Da un lato infatti ci sono i timori per la crescita, quella cinese in particolare (la speranza è che Pechino possa introdurre misure di sostegno), e dall'altro c'è la speranza che la stagione delle trimestrali porti buone notizie su entrambe le sponde dell'Atlantico. Osservati speciali sono i tecnologici, in attesa dei conti delle big tech americane e dopo il balzo di Xiaomi in Cina (+5,4%), dopo che la società ha detto che intende produrre in serie le proprie auto elettriche nel primo semestre del 2024. Positiva anche Wall Street, con gli investitori che scommettono su un'altra settimana molto positiva di trimestrali.
Attesa per i numeri delle big tech Usa
Dopo le grandi banche, infatti, ora è la volta dei numeri delle big tech Usa, molto attese dal mercato: «I risultati delle banche d’affari americane sono stati ben oltre le più rosee aspettative, grazie alle commissioni record su operazioni di M&A. Ci aspettiamo trimestrali positive anche dalle principali società tecnologiche, ma più in linea con le attese e con tassi di crescita in discesa rispetto ai livelli elevatissimi dei trimestri precedenti», dice Luigi Nardella di Ceresio Investors. Microsoft, Alphabet e Amazon «continuano a beneficiare di una forte domanda per i loro servizi di cloud computing», aggiunge. Anche Apple e Facebook «dovrebbero annunciare buoni risultati, nonostante qualche recente problema per l’approvvigionamento dei nuovi iPhone e gli effetti su Facebook delle nuove impostazioni sulla privacy contenute negli ultimi aggiornamenti di iOS nei dispositivi Apple».
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Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari la migliore è Enel, tra le altre cose incoraggiata dal calo dei rendimenti dei titoli di stato, mentre sale anche la controllata spagnola Endesa. Va bene anche Saipem, che ha firmato con il gruppo americano Honeywell un accordo per lo sviluppo di soluzioni digitali nelle tecnologie per la produzione di urea. Il comparto energetico (Tenaris, Eni, Prysmian) è anche sostenuto dal nuovo rialzo del greggio, che guadagna circa il 10% da inizio mese (il Wti è ai massimi dall'autunno 2014). Le banche si muovono invece in ordine sparso (Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banca Mediolanum, la peggiore del FTSE MIB).
Nel resto d'Europa, i tecnologici segnano la performance peggiore, nonostante le vendite che colpiscano Ericsson, penalizzata dalla carenza dei componenti. In calo anche la francese Danone, che ha chiuso il trimestre con un rallentamento delle vendite e costi in aumento.
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