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Monday, September 13, 2021

Safilo arruola Chiara Ferragni e si rafforza nel digitale - Corriere della Sera

Che cosa fa Marcell Jacobs appena uscito dalla stadio di Tokyo dopo aver vinto la medaglia d’oro olimpica nei 100 metri? «Riprendo finalmente in mano il mio telefono — ricorda sull’ultimo numero di Sette —. Non leggo i messaggi e vado subito a guardare il numero dei follower. Prima della finale erano 114mila. Adesso — esclama — sono 630mila!»? Da quelle parole a oggi i seguaci di Jacobs su Instagram sono già ulteriormente saliti a sfiorare i 700mila ma questo racconto dice bene qual è il mondo in cui ci muoviamo. E nel quale Safilo, tra le principali società globali produttrici e distributrici di occhiali, ha deciso di spingere. Prima la collezione con l’ex calciatore David Beckham (68,4 milioni di follower su Instagram). Oggi l’annuncio di un accordo quinquennale con Chiara Ferragni, influencer e imprenditrice digitale tra le più potenti al mondo (24,8 milioni di follower su Instagram). Domani (forse) qualcosa di ulteriore.

L’intesa

Sarà, dunque, Safilo a produrre la collezione di occhiali di Ferragni, dopo la capsule che l’imprenditrice aveva realizzato mesi fa insieme a Luxottica e che aveva fatto pensare a un successivo accordo più completo. Invece la decisione è stata diversa. L’intesa di Ferragni con Safilo riguarderà sia gli occhiali da sole che da vista e i prodotti saranno in vendita a partire dal prossimo gennaio. Nello spiegare la scelta della società guidata da Angelo Trocchia, l’imprenditrice spiega che «Safilo rappresenta non soltanto un’eccellenza nell’eyewear ma anche, come il mio marchio, un grande esempio di spirito italiano con una valenza globale. Ha fortemente creduto nel mio marchio e nel lancio di questa nuova categoria e li ho scelti per la connessione che ho sentito con i loro valori, l’innovazione e l’impegno per l’eccellenza». Entusiasta si dice Trocchia, nell’accogliere «nel nostro portafoglio una delle più famose e influenti imprenditrici digitali al mondo. Insieme vogliamo creare un nuovo marchio fashion di riferimento nell’eyewear che, attraverso il digital, sia in grado di parlare direttamente alle nuove generazioni, lavorando in sinergia con lo straordinario potere della fan base globale di Chiara per rafforzare ulteriormente la presenza di Safilo nell’universo digitale».

Il riposizionamento

Safilo continua, quindi, nella propria opera di riposizionamento del portafoglio, iniziato con l’ingresso di Trocchia nel 2018. L’arrivo in un periodo difficile, il suo, proprio mentre i due grandi colossi del lusso — Kering prima e Lvmh dopo — forti dei numerosi marchi posseduti avevano deciso di produrre da soli gli occhiali delle proprie maison e mentre andava a crearsi un colosso come Essilux (fusione tra Luxottica ed Essilor). «Già allora abbiamo deciso di lavorare su due filoni, uno era quello di ribilanciare e cambiare il nostro portafoglio, l’altro di puntare sul digitale — dice l’amministratore delegato —. La licenza con Chiara Ferragni si colloca all’interno di questa strategia». A Trocchia era arrivata in eredità gestionale una società con una forte dipendenza del fatturato dalle licenze, «il 70% — ricorda — e per giunta per la gran parte nelle mani di un solo gruppo. In questi anni abbiamo lavorato sui brand di proprietà (Carrera, Polaroid, Smith, Safilo, Blenders, Privé Revaux e Seventh Street) che oggi rappresentano il 50% del fatturato. Questo non significa — precisa il ceo —che le licenze abbiano perso importanza, anzi. Abbiamo relazioni consolidate con marchi come Boss, Levi’s, Moschino, Liz Claiborne, Tommy Hilfiger e molti altri. Il consumatore sta cambiando e noi vogliamo seguirlo».

Le licenze

In questo il digitale e tutto il mondo social ha la sua rilevanza. «Stiamo introducendo licenze che non sono non solo legate al fashion, come nel caso di Beckham i cui risultati stanno andando oltre le nostre aspettative, controlla i suoi profili in prima persona e questo aiuta molto il brand. Cerchiamo marchi o personaggi che si vogliono mettere in discussione. Questo è il mondo in cui viviamo e con il quale vogliamo aumentare le nostre connessioni». Ecco perché Chiara Ferragni, una imprenditrice «che ha inventato il suo personaggio su base digitale e che rappresenta l’italianità ma è molto forte in Europa, in Cina e negli Stati Uniti, soprattutto a Los Angeles e New York».

Le prossime mosse

Trocchia parla mentre si trova a New York. Gli Usa attualmente rappresentano più della meta del fatturato di Safilo, grazie anche alle due acquisizioni, Blenders Eyewear avvenuta a fine 2019 e Privé Revaux nel febbraio 2020. «Stiamo integrandole, la complessità c’è, ma gli Stati Uniti «sono un mercato che continua ad andare bene, così come la Cina. Non vediamo invece ancora il rimbalzo europeo di cui si parla, quando verrà ci troverà pronti». Essendo quotato, Trocchia non anticipa numeri, limitandosi a sottolineare i risultati del primo semestre sopra le aspettative che hanno visto V il superamento dei risultati pre-pandemia a cambi costanti (+ 7,7% sul 2019 e +59,9% sul 2020 ). «Quella degli occhiali è una industry molto resiliente, che non ha mai smesso di crescere, anche grazie alla miopia, un tema molto sentito in particolare in Asia». Però è un settore con un grandissimo (Essilux), un grande e dei medio-piccoli... Non a caso sul mercato di parla di una possibile fusione di Safilo con un competitor, in particolare si fa il nome di Marchon. «Sul mercato si dicono tante cose... Vedremo quali saranno le evoluzioni del settore. Quello che posso dire è che siamo attivi e con un azionista molto positivo verso la società e questa industry».

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