In seguito al caso dei cosiddetti “furbetti della benzina”, il Ministero dell’Economia ha deciso di effettuare dei controlli per scoprire pagamenti sospetti e fraudolenti. I contribuenti che saranno individuati come colpevoli non riceveranno i rimborsi nè potranno partecipare alla classifica per il premio. Scopriamo cosa prevede il piano del Ministero.
I rimborsi relativi ai pagamenti effettuati dal 1° Gennaio 2021 al 30 Giugno 2021 partiranno dai primi di luglio. Le spese prese in considerazione sono quelle effettuate per acquisti a titolo privato, sul territorio nazionale, con strumenti di pagamento elettronici con un minimo di 50 transazioni valide per un semestre.
Il responsabile dell’erogazione Consap terrà conto dei pagamenti effettuati presso i punti vendita fisici o verso artigiani e professionisti, come elettricisti, idraulici, avvocati, medici e altri, mentre gli acquisti online saranno esclusi. Inoltre, il Mef porterà avanti i suoi controlli “anti-furbetti” il cui scopo è quello di individuare le spese sospette.
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Cashback: cosa ha deciso il ministero dell’economia
In seguito al caso dei cosiddetti “furbetti della benzina” i quali sono stati beccati a effettuare micropagamenti soltanto per scalare la classifica Cashback, il Mef ha elaborato un piano per evitare comportamenti fraudolenti che possono essere messi in atto per aggirare il sistema dei rimborsi.
Infatti, il sistema Cashback di Stato prevede una percentuale di sconto soltanto se in un periodo di sei mesi il contribuente ha effettuato almeno 50 transizioni tracciabili. Una volta superata la soglia minima per accedere al beneficio, più aumenta il numero dei pagamenti più si sale di posizione in classifica. In questo modo aumentano le possibilità di ricevere il premio “Super Cashback” pari a 3 mila euro previsto per i primi 100 mila cittadini che hanno totalizzato in sei mesi il maggior numero di transazioni con bancomat e app di pagamento, carte di credito, carte di debito e prepagate.
Quali sono le conseguenze
I comportamenti sospetti e/o fraudolenti vengono individuati come acquisti di importi minimi, ravvicinati e presso lo stesso esercente.
Il ministero ha specificato che i contribuenti non saranno in grado di giustificare questo tipo di operazioni, pertanto perderanno ogni diritto sui rimborsi. Dunque, non potranno più concorrere per aggiudicarsi il premio e inoltre non riceveranno indietro nemmeno il 10% delle somme spese e degli acquisti effettuati nel semestre.
Tuttavia, non è prevista alcun tipo di sanzione pecuniaria.
Cashback a rischio: rimborsi annullati per i “furbetti” - I-Dome.com
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