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Seduta in chiaroscuro per le Borse europee, che chiudono quasi tutte sopra la parità ma senza sussulti. Una prudenza dettata anche dai timori sull’inflazione, nonostante le rassicurazioni – oggi è toccato alla Commissione Ue – sull’aumento dei prezzi come fenomeno passeggero e non strutturale. Le azioni globali restano in ogni caso sui massimi storici, mentre gli investitori registrano una ripresa economica post-Covid più rapida delle attese e i progressi delle campagne vaccinali. In una seduta priva di dati macro rilevanti, sale nel frattempo l’attesa per la pubblicazione del “Beige Book” della Federal Reserve (a mercati europei chiusi). In questo clima, il Ftse Mib ha chiuso poco sopra la parità (+0,23%) a 25.379 punti, risentendo della festività del 2 giugno che rende gli scambi più rarefatti, restando a un passo dalla soglia simbolica dei 25.500 punti (che risale al 2008 poco dopo l’annuncio del fallimento di Lehman Brothers). Ha chiuso in rialzo di mezzo punto percentuale il Cac40, con il Dax30 a Francoforte in linea con Milano (+0,23%), quando il Ftse100 a Londra è salito dello 0,39%, l'Aex ad Amsterdam dello 0,42%, mentre l'Ibex35 a Madrid è scivolato dello 0,10%. Sul fronte macro, pubblicati in Germania i dati sulle vendite al dettaglio, che sono calate del 5,5%, un dato deludente, mentre i prezzi alla produzione industriale sono aumentati dell'1% nell'area dell'euro (+7,6% su base annuale) e dello 0,9% nell'Ue rispetto a marzo (+7,6% su base annuale)
Positiva Wall Street, S&P500 a un passo dal nuovo record
Prosegue sopra la parità Wall Street, con l'S&P500 a un passo dal nuovo record. Gli investitori americani non sono più spaventati dall'inflazione e a prevalere è ormai l'ottimismo sulla ripresa, rafforzato da un deciso calo del numero di nuovi casi di Covid-19, ai minimi da oltre un anno, e da una campagna di vaccinazione efficiente, con più del 50% della popolazione statunitense che ha ricevuto almeno una dose.
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