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Thursday, April 15, 2021

Cig Covid, l’Inps rende note nuove modalità di invio dati per il pagamento - QuiFinanza

Con l’entrata in vigore del dl Sostegni il Governo, tra le altre cose, ha disposto alcune modifiche alla disciplina dei trattamenti di integrazione salariale connessi all’emergenza epidemiologica da COVID–19. Le novità principali in materia di Cig Covid riguardano in particolare i flussi di pagamento diretto (dei trattamenti di integrazione salariale, CIGO, CIGD e ASO), per i quali l’Inps ha fornito nuove indicazioni.

Cassa integrazione Covid, al via nuova modalità di invio dei flussi di pagamento UniEmens

Con la circolare n. 62 del 14 aprile 2021, l’Inps ha voluto fornire le prime indicazioni operative e le informazioni utili alla gestione informatica del nuovo flusso dei pagamenti relativi al periodo di cassa integrazione Covid.

Il dl Sostegni infatti, all’articolo 8, oltre a introdurre un ulteriore periodo di trattamenti di cassa integrazione salariale ordinaria (CIGO), in deroga (CIGD) e di assegno ordinario (ASO), che può essere richiesto da tutti i datori di lavoro che hanno dovuto interrompere o ridurre l’attività produttiva per eventi riconducibili all’emergenza sanitaria, prevede altresì modifiche al sistema di trasmissione dei dati necessari al calcolo e alla liquidazione diretta delle integrazioni salariali.

Lo scopo, come specificato nella circolare, è quello di “semplificare il sistema di pagamento diretto ai lavoratori dei trattamenti di integrazione salariale (cassa integrazione ordinaria, cassa integrazione in deroga e assegno ordinario) di cui i datori di lavoro, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica ancora in atto, hanno fatto ricorrente uso”.

In questo contesto si inserisce dunque la decisione – che riguarda le domande di trattamenti di integrazione salariale riferite a sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa decorrenti dal 1° aprile 2021 – di procedere con la trasmissione dei dati necessari al calcolo e alla liquidazione diretta delle integrazioni salariali da parte dell’Inps (o al saldo delle anticipazioni delle stesse) e all’accredito della relativa contribuzione figurativa tramite il flusso telematico “UniEmens-Cig”.

Il nuovo flusso “UniEmens-Cig” riguarda anche l’invio dei dati che consentono all’Istituto di effettuare il pagamento a saldo dei trattamenti di integrazione salariale COVID-19 per cui i datori di lavoro hanno richiesto il pagamento diretto con anticipo del 40%.

Cig Covid tramite UniEmens: entro quando il datore di lavoro deve inviare i dati dei pagamenti

Il decreto Sostegni, rifacendosi la normativa emergenziale già in vigore, prevede nello specifico che: in caso di pagamento diretto dei trattamenti di integrazione salariale da parte dell’Inps, il datore di lavoro è tenuto a inviare all’Istituto i dati necessari per il pagamento o per il saldo degli stessi entro la fine del mese successivo a quello in cui è collocato il periodo di integrazione salariale oppure entro il termine di trenta giorni dalla notifica del provvedimento di autorizzazione.

L’Inps, nella sua nota, ha di fatto confermato la tempistica relativa alla trasmissione dei dati relativi alle comunicazioni Cig Covid, anche per i flussi “UniEmens-Cig”, ribadendo che: “Trascorsi inutilmente tali termini, il pagamento della prestazione e gli oneri a essa connessi rimangono a carico del datore di lavoro inadempiente”.

Al fine di rendere graduale la transizione verso questa nuova forma di pagamento, per i prossimi sei mesi (coincidenti con una prima fase transitoria) l’invio dei dati potrà comunque essere effettuato o con il nuovo flusso telematico “UniEmens-Cig” o con il modello “SR41” (già in vigore). Inoltre, con lo scopo di valutare l’eventuale definitiva estensione a tutti i trattamenti di integrazione salariale, sarà consentito, fin da subito, utilizzare il nuovo flusso “UniEmens-Cig” anche per inviare i dati dei pagamenti diretti riferiti a periodi di integrazione salariale richiesti con causali ordinarie.

Cig Covid: per chi saranno attivate le nuove modalità “UniEmens-Cig”

Le nuove modalità di invio dei flussi di pagamento, come già accennato sopra, riguardano i periodi decorrenti da aprile 2021. Di conseguenza, tutte le richieste di pagamento successive alla prima e riferite allo stesso Ticket dovranno essere inviate con la medesima modalità utilizzata per il primo invio.

A regime, la trasmissione dei dati utili al pagamento diretto e all’accredito dei contributi figurativi connessi ai trattamenti COVID-19 avverrà esclusivamente con il flusso “UniEmens-Cig”.

Il vantaggio che dovrebbe assicurare questa nuova modalità di pagamento ha a che fare con tempi meno lunghi e procedimenti più snelli. Nel caso di invio dei dati relativi al pagamento diretto tramite il modello “SR41”, infatti, è necessario inviare un singolo modello per ogni azienda interessata dalla richiesta di integrazione salariale, mentre con l’invio del flusso “UniEmens-Cig” è possibile trasmettere un unico flusso che contiene al suo interno i dati riferiti ai lavoratori di più aziende, con evidente semplificazione degli oneri di compilazione e trasmissione a cura delle aziende medesime e degli intermediari.

Alle denunce “UniEmens-Cig” a pagamento diretto verrà inoltre applicato il medesimo processo previsto per le prestazioni a conguaglio, con conseguente uniformità dei controlli e maggiore facilità nell’incrocio dei dati tra “UniEmens-Cig” a pagamento diretto e UniEmens ordinari, laddove sussista la necessità per il datore di lavoro, con riferimento alla stessa prestazione, di inviare entrambi i flussi, come accade in caso di riduzioni dell’attività lavorativa non a zero ore.

UniEmens, variazione o gestione flussi errati: come funziona per le denunce Cig

Analogamente a quanto già avviene per i flussi UniEmens standard, la trasmissione di un flusso successivo, avente un ID trasmissione superiore, a parità di chiave, sostituisce il flusso precedente. Nel caso dei flussi “UniEmens-Cig” con la sostituzione sarà possibile variare la denuncia in ogni suo elemento fintanto che la stessa non sia stata trasmessa alle procedure di gestione del pagamento.

Diversamente, nel caso in cui la variazione arrivi successivamente sarà necessario attendere l’esito della lavorazione prima di poter processare un nuovo flusso di variazione. Tale flusso resterà, dunque, nella coda dei pagamenti per una gestione successiva.

Tenuto conto di quanto appena chiarito, dunque, nel caso in cui il datore di lavoro si trovi nella necessità di dovere eliminare un nominativo di un lavoratore già trasmesso, è stato previsto, anche per i flussi “UniEmens-Cig”, in analogia a quanto avviene per i flussi UniEmens standard, la possibilità di inviare un flusso successivo con il nominativo da eliminare.

I flussi, come già avviene per l’UniEmens standard, sono sottoposti a dei controlli di accoglienza preliminari e, una volta trasmessi, ai controlli di coerenza, congruità e compatibilità già previsti per le prestazioni a conguaglio.

La struttura del flusso consente, peraltro, di trattare distintamente le singole posizioni/denunce in modo che eventuali posizioni che non dovessero superare i controlli non pregiudichino la lavorazione e la liquidazione delle restanti posizioni inviate con il medesimo flusso.

Infine, come avviene per le prestazioni a conguaglio, anche per quelle a pagamento diretto i datori di lavoro e gli intermediari possono consultare lo stato della denuncia e le segnalazioni di anomalie accedendo al servizio “Cruscotto CIG-Fondi”.

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