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Alla vigilia della Bce l'Europa accantona, seppur temporaneamente, i timori legati alla variante Delta e rimbalza con forza grazie anche al buon andamento di Wall Street e alle trimestrali Usa. Dopo la giornata nera di lunedì e il parziale recupero di ieri, tutti i listini europei chiudono con consistenti rialzi (Milano +2,36%) - trascinati da settori ciclici come viaggi, energia e banche - aspettando il verdetto di Francoforte, da cui comunque gli esperti si attendono una conferma della politica monetaria ultra-espansiva. Bene anche lo spread Btp-Bund che cala e si assesta a 108 punti base; fiammata del greggio con il Wti che sfiora 70 dollari grazie a un guadagno di quasi il 4%.
A Piazza Affari, migliore d'Europa con Madrid, in evidenza il comparto industriale con Leonardo - Finmeccanica, Pirelli & C e Stmicroelectron che mostrano tutti rialzi vicini al 4%: il gruppo tech è favorito dal miglioramento della guidance del fornitore olandese Asml. La migliore è Unipol (+4%). Focus ovviamente su Mediobanca, che chiude a +3,2% dopo il blitz di Caltagirone che tra azioni e opzioni detiene oltre il 5% dell'istituto che è primo azionista di Generali (+2,2%). In coda al listino titoli difensivi come le utility. Fuori dall'Ftse Mib, Retelit cala ancora e chiude a 2,86 euro, praticamente in linea con il prezzo dell'Opa di Asterion giudicato ieri "congruo" dal cda della società tlc.
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Sul valutario, l'euro passa di mano a 1,179 dollari (da 1,1775 di ieri a fine seduta). La moneta unica vale anche 130,09 yen (da 129) mentre il rapporto dollaro/yen è a 110,3 (109,8).
A Piazza Affari occhi puntati su Mediobanca
A Piazza Affari gli investitori hanno puntato i riflettori su Mediobanca, dopo che Francesco Gaetano Caltagirone è salito al 5% circa del capitale. Il mercato si interroga sui progetti di Caltagirone, tenendo conto del fatto che è anche il primo socio privato delle Generali, con una partecipazione paro al 5,6%. Non aveva però partecipato all'ultima assemblea di bilancio dell'assicurazione in parallelo all'alzarsi della tensione con il management del Leone e con la stessa Mediobanca, a sua volta primo azionista del Leone di Trieste, con una quota attorno al 13%.
Intanto va ricordato che nelle scorse settimane anche Leonardo Del Vecchio, altro socio forte del Leone, aveva incrementato la propria quota in Mediobanca portandola al 19%, a un soffio dal 19,99% autorizzato dalla Bce.
Borsa, l'Europa rimbalza aspettando la Bce. Milano chiude a +2,3%, Mediobanca in luce - Il Sole 24 ORE
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